Novembre dell’anno 2021 è il mese che banche e società finanziarie, ricorderanno bene. È quello i cui finalmente i prestiti personali e finalizzati stanno ricominciando ad esser richiesti da parte di privati e famiglie.
Ce lo riporta Marsilio Arvini (qui alcuni suoi articoli), responsabile ed esperto in finanziamenti personali.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020, qualcosa finalmente sembra smuoversi e soprattutto andare per il meglio. Secondo i dati emersi dagli studi, vedremo quali sono le differenze rispetto all’anno scorso e per quale motivo la domanda sui finanziamenti sembrerebbe riprendere i suoi regolari ritmi.
Aumento di domande sui finanziamenti: cosa è successo in questo periodo
Da quando nella nostra vita è arrivata la pandemia legata al Covid 19, qualcosa è cambiato radicalmente. A parte la psicosi della socialità con estranei, un fattore che ha influito negativamente è stato quello economico.
Molte famiglie hanno perso il lavoro, il loro status economico è peggiorato e il nuovo orientamento è stato quello di risparmiare più soldi possibili. Una condizione inevitabile per preservare ciò che era rimasto, cercando di limitare le uscite economiche in assenza di entrate mensili.
La pandemia di riflesso quindi, ha peggiorato la condizione delle banche e degli enti finanziari. Esse, si sono ritrovate con pochissime richieste di prestito (peggio ancora i mutui), in quanto sempre meno privati erano predisposti a rischiare di indebitarsi, senza aver la certezza di poter ripagare tutto.
Basterebbe dare un’occhiata alle statistiche sui tassi di interesse di Banca di Italia, in cui si evince che dopo aver superato il periodo di lockdown fino alla data odierna, la percentuale di interesse ha toccato i minimi storici per poter convincere famiglie e privati a sottoscrivere nuovi finanziamenti.
Ed effettivamente il mese di novembre, complice anche il periodo legato al Black Friday, ha registrato dei picchi di domande sui prestiti personali tanto da far evincere un +43% rispetto al periodo uguale a quello dello scorso anno (2020).
Gradualmente gli italiani stanno ricominciando a dar fiducia alla ripresa economica, ma sempre con parsimonia. Dalle statistiche sui finanziamenti infatti, si evince ancora quella piccola paura che logora le persone, tanto da richiedere dei piccoli importi senza sbilanciarsi più di tanto.
Perché le richieste di finanziamento aumentano ma i mutui no
I beni durevoli sono quelli che al contrario dei mutui, sembrano esser preferiti anche in piena crisi economica. Con il consumismo italiano la gente è sempre stata orientata all’acquisto di beni informatici, per la casa e qualsiasi altra cosa, non riuscendo sempre a farne a meno.
Dal momento in cui c’è stato un segnale di ripresa, la voglia di tornare ad acquistare beni si è resa nota grazie all’aumento di richieste per prestiti finalizzati all’acquisto auto, per poter andare in vacanza o semplicemente per terminare l’arredo di casa propria.
Anche nel rapporto statistico del CRIF si nota che l’aumento di domande di credito è stato cospicuo soprattutto nella settimana pre Black Friday. Molti giovani hanno richiesto liquidità sotto forma di finanziamento personale.
Importi piccoli ma che hanno fatto innalzare le statistiche sui prestiti finalizzati e personali.
Lo stesso non si può dire per i mutui, che ancora oggi presentano un forte rallentamento. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (novembre 2020) è stato registrato un -13%. Inoltre, sempre meno italiani chiedono delle cifre superiori ai 150.000€ con una durata contrattuale inferiore ai 15 anni.
Il concetto è sempre lo stesso, la paura è quella di esporsi troppo in una situazione (nonostante i piccoli segni di ripresa), ancora di incertezza finanziaria.
L’età media dei mutui in lieve aumento nell’ultimo periodo, è inferiore ai 35 anni. Complice il fondo di garanzia di Consap che consentirebbe ai giovani di poter comprare casa ricevendo il 100% dell’importo che avrebbero dovuto anticipare in fase d’acquisto.
Il Governo sta facendo in modo che sempre più giovani possano ottenere delle agevolazioni economiche, al fine di potersi garantire un futuro migliore e potendo permettersi una casa per il loro quieto vivere.
Vedremo se la manovra del Governo per il 2022 si prospetta bene e quali saranno gli effetti positivi sui giovani e sugli sgravi fiscali da poter ottenere per l’acquisto per la prima casa.
Questo è il motivo per cui è stato registrato un aumento di finanziamenti personali e finalizzati, piuttosto che i mutui bancari.