Il vino è certamente una delle bevande più apprezzate a tavola e accompagna da sempre i nostri pranzi, le nostre serate tra amici e le occasioni speciali.
Prima di arrivare nelle nostre tavole però, il vino subisce lunghi processi di produzione, che danno vita a delle vere e proprie specialità in ambito vinicolo: a partire dalla vendemmia e fino ad arrivare all’imbottigliamento.
Vendemmia
La produzione del vino parte dalla raccolta dell’uva con la vendemmia. Questa operazione in passato veniva eseguita totalmente in maniera manuale, grazie all’aiuto di braccianti, che selezionavano uno ad uno tutti i grappoli migliori. Oggi però la vendemmia manuale richiederebbe costi di produzione molto alti e si esegue quindi con l’intervento di macchinari che selezionano automaticamente l’uva migliore, prima che tocchi terra, per poi riporla in contenitori dalla forma piramidale, chiamata tramoggia.
Questi contenitori hanno dimensioni contenute per evitare che gli acini si schiaccino con il peso e, al termine della raccolta, il contenuto viene svuotato in appositi rimorchi.
Per ottenere una vendemmia di qualità è necessario che questa operazione venga eseguita in un periodo ben preciso dell’anno, che va da luglio ad ottobre, in base alla qualità di uva scelta ed in base alle condizioni climatiche.
Qualora si disponga di un certo numero di vigneti è comunque possibile richiedere l’intervento di un enologo, che vi fornirà tutte le indicazioni necessarie per la coltivazione, per i trattamenti da eseguire, le potature, le analisi da eseguire sull’uva e tutto ciò che risulti necessario al finire di ottenere un vino di qualità. Gestire tutte queste operazioni, soprattutto se si opera su più terreni, potrebbe sembrare alquanto complesso. E’ proprio per questo motivo che esistono software gestionali (come Vitis) in grado di seguire passo dopo passo tutto il processo produttivo dell’uva che diventa vino, semplificando di gran lunga la vita di chi lavora in questo settore.
Pigiatura
Al termine della raccolta l’uva viene portata in locali appositi, dove grazie all’aiuto di macchinari chiamati diraspatrici, è possibile separare i raspi dall’uva ed estrarre il succo e la polpa degli acini.
Questa operazione permetterà di ottenere un risparmio di spazio, in quanto i raspi rappresentano fino al 30% del volume dell’uva, ma soprattutto un vino di qualità superiore.
Le operazioni di pigiatura e diraspatura si differenziano comunque in base al tipo di prodotto che si desidera ottenere: vino bianco o rosso.
Fermentazione
Ora il nostro succo d’uva è pronto per essere conservato in appositi tini dove avverrà la fermentazione alcolica o primaria, ovvero un fenomeno biochimico in cui particolari lieviti trasformano lo zucchero contenuto nel mosto in alcool ed anidride carbonica. Sarà questo il processo che permetterà al nostro vino di definirsi, ovvero di assumere le proprie caratteristiche, come ad esempio il colore.
La fermentazione può durare da un minimo di 24 ore e fino ad un massimo di 10 giorni. È durante questo tipo di operazione che si definisce anche se la vanificazione darà origine ad un vino bianco o ad un vino rosso.
Imbottigliamento
L’imbottigliamento è la fase conclusiva nella produzione del vino. Durante questo passaggio il vino viene inserito in bottiglie che finiranno poi sulle nostre tavole. Al termine dell’imbottigliamento non sarà più possibile modificare la qualità e la stabilità del vino e sarà quindi pronto per la vendita.
È importante quindi assicurare le migliori condizioni per le bottiglie e per i tappi e prestare attenzione all’etichetta riportata sulla bottiglia, che sarà quella che poi attirerà l’attenzione del consumatore e che indicherà tutte le caratteristiche del vino che andremo ad acquistare.