Ogni nuovo accademico prevede delle spese universitarie a cui non si può rinunciare. Esse dipendono da tanti fattori, motivo per cui ci poniamo le domande più comuni: quante e quali sono nel corso di un anno? Proveremo a rispondere facendo una simulazione e attenendoci alla realtà.
La prima distinzione da fare riguarda i fuorisede. È concepibile che essi appartengono alla categoria di coloro che spendono di più. Oltre alle tasse universitarie vanno inclusi altri costi quali vitto e alloggio, il materiale scolastico (libri, computer) e altri extra per sostentarsi.
Tutte le spese universitarie da affrontare: quante e quali sono?
Un’opportunità per ammortizzare i costi universitari è quella di tentare l’iscrizione in una accademia all’estero conseguendo una borsa di studio. L’unica spesa che avranno i futuri vincitori sarà relativamente al viaggio di trasferta.
Chi invece vorrà andare all’Università in Italia ma ad esempio fuori dalla sua città di provenienza, dovrà mettere in conto un po’ di spese. Di recente l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha evidenziato un aumento dell’1,2% riguardo le tasse universitarie.
Ecco la media nazionale relativamente alle tasse universitarie rapportate alla fascia ISEE:
- 541,30€ Per la 1° fascia (fino a massimo 6.000€);
- 583,78€ Per ISEE fino ad un massimo di 10.000€.
- 899,76€ Per ISEE fino a massimo 20.000€.
- 1240,38€ Per ISEE fino a massimo 30.000€.
- 2193,39 Per l’ultima fascia del reddito ISEE.
Tali importi vanno presi in considerazione con buon senso. È chiaro che le spese variano in base all’ateneo e al luogo in cui si studia. Ad esempio, le accademie al Nord Italia sono più care rispetto a quelle del Sud Italia.
In pole position c’è Parma, le cui tasse ammontano a 793,68€ per frequentare facoltà umanistiche, mentre 855,50€ per quelle scientifiche. A seguire si posiziona Milano, con 713,00€ di rette da pagare per chi si trova nella prima fascia di reddito (la più inferiore) per le materie umanistiche, mentre 790€ per quelle scientifiche.
A cambiare sono anche i percorsi accademici, le cui materie potrebbero far lievitare il costo relativo alle tasse oppure ridurlo. Ad esempio, uno studente che studia matematica paga in media, circa 6% in più rispetto ad un altro studente che studia Lettere e Filosofia.
Calcolo spese universitarie: simulatore per studenti
Grazie alla collaborazione tra Epheso e il Sole 24 Ore, è stato sviluppato un calcolatore online di spese universitarie in base ai dati che vengono inseriti. All’interno dello strumento vanno introdotte tutte le informazioni necessarie:
- Nome e cognome dell’allievo;
- Reddito ISEE del nucleo familiare;
- Ateneo;
- Indirizzo;
- Tipologia in merito al corso studi;
- Durata del corso;
- Eventuali anni da fuori corso;
- Anni che mancano alla prima iscrizione;
- Provincia in cui risiede la famiglia;
- Tipologia di sistemazione;
- Vitto;
- Distanza tra alloggio e università;
- Mezzo di trasporto da utilizzare.
Una volta trascritti tutti i dati sopra riportati, il calcolatore mostrerà un costo complessivo per sostenere tutti gli anni universitari in quello specifico ateneo. I parametri potrebbero variare in base allo stile di vita che si muta nel tempo.
I costi da sostenere sono notevolmente ingenti, e non è un caso che in un triennio si sono registrate 30.000 immatricolazioni in meno e 78.000 in 10 anni.
Ad inficiare su di esse rientrano le tasse in aumento, la maggiorazione del numero chiuso, la crisi economica e i sacrifici in più che deve sostenere una famiglia meno abbiente.
Se non si volesse pesare troppo sulle spalle dei propri genitori, si potrebbe pensare di richiedere un piccolo prestito personale per pagare gli studi (ne ha parlato anche il team di Prestitimag.it sul loro magazine), così da pagare il tutto in rate ancora più piccole ed accessibili.
In alternativa, si potrebbe optare alla costruzione di un piano di accumulo personalizzato. Un bravo consulente finanziario sarà in grado di scegliere il migliore in base alle proprie esigenze e budget di partenza. Per poter racimolare dei risparmi occorre oltre al tempo, anche molta costanza.
I costi per studiare all’università e quelli della vita sono sempre più elevati. Motivo per cui è importante poter contare su un po’ di risparmi, anche per spese extra e di cui non si tiene conto.
L’accantonamento di un capitale (indipendentemente che sia per via di un finanziamento o di un piano d’accumulo), tornerà utile per completare gli studi accademici in totale serenità.